Questa è una ricetta che avevo adocchiato sulla mia bibbia, la "scuola di cucina" del Cordon Bleu, ma che per un motivo o per l'altro non avevo mai riprodotto.
Oggi mi avanzava un po' di tempo e delle zucchine in frigo, quindi ho deciso di cimentarmi con questo velocissimo pane alle verdure. Ho variato un po' la ricetta rispetto all'originale, che prevedeva anche zucchero e pinoli, per adattarla al mio gusto. Dovendo rifarla aggiungerei anche un quarto di cipolla fatta appassire in padella per qualche minuto.
Ingredienti:
375g. di zucchine
375g. di farina di grano tenero
175 ml. di olio vegetale
2 uova
la scorza grattugiata ed il succo di un limone
2 cucchiai di panna
2 cucchiaini di lievito in polvere
2 cucchiaini di sale
Procedimento:
Grattugiate le zucchine ed unitele in una ciotola alle uova sbattute, l'olio, la scorza ed il succo di limone e la panna. Setacciate la farina con il sale ed il lievito e fate la fontana. Versate il composto al centro ed amalgamate con delicatezza fino a che tutta la farina sarà stata assorbita. Versate il tutto in uno stampo per il pane infarinato e passate in forno a 180° per circa 40 minuti.
sabato 28 novembre 2009
domenica 24 maggio 2009
Risotto freddo
...con gamberetti, scampi, peperoni e senape.
Questo è un classico estivo di casa nostra, una ricetta che ho imparato da mia madre, ottima per questi giorni di gran caldo. La ricetta originale è di Zia Carmela, un'eccentrica signora amica di mamma, che oltre a preparare delle gran torte (ed una burrida straordinaria, della quale un giorno dovrò carpire il segreto), ama sperimentare con colori e sapori in cucina.
E' bel piatto unico da preparare in anticipo e servire fresco, meglio se il giorno dopo.
Ingredienti
400g di riso parboiled
400g tra scampi e gamberetti freschi
900ml di brodo vegetale
mezzo peperone rosso
mezzo peperone giallo
mezzo bicchiere di vino bianco
due cucchiaiate di senape
olio d'oliva
burro (abbastanza per coprire il fondo del tegame)
sale e pepe
Preparazione
Bollite scampi e gamberetti in abbondante acqua salata, puliteli e metteteli da parte, tenendone alcuni interi per la decorazione. Affettate i peperoni e riduceteli a cubetti. Preparate un risotto: fate imbiondire la cipolla in un tegame dal fondo spesso con l'olio ed il burro, aggiungete il riso e mescolate per qulache minuto fino a che non sarà traslucido. Versate nel tegame mezzo bicchiere di vino e fate evaporare, quando sarà evaporato coprite con il brodo vegetale e fate cuocere a fiamma bassissima per circa 10 minuti. Trascorsi questi dieci minuti aggiungete i gamberetti e gli scampi puliti insieme al peperone a cubetti e terminate la cottura senza mescolare troppo spesso, la consistenza non deve essere troppo cremosa. A cottura ultimata aggiungete due cucchiaiate di senape e fate raffreddare per un paio d'ore (meglio ancora tutta la notte) prima di decorare e servire.
Questo è un classico estivo di casa nostra, una ricetta che ho imparato da mia madre, ottima per questi giorni di gran caldo. La ricetta originale è di Zia Carmela, un'eccentrica signora amica di mamma, che oltre a preparare delle gran torte (ed una burrida straordinaria, della quale un giorno dovrò carpire il segreto), ama sperimentare con colori e sapori in cucina.
E' bel piatto unico da preparare in anticipo e servire fresco, meglio se il giorno dopo.
Ingredienti
400g di riso parboiled
400g tra scampi e gamberetti freschi
900ml di brodo vegetale
mezzo peperone rosso
mezzo peperone giallo
mezzo bicchiere di vino bianco
due cucchiaiate di senape
olio d'oliva
burro (abbastanza per coprire il fondo del tegame)
sale e pepe
Preparazione
Bollite scampi e gamberetti in abbondante acqua salata, puliteli e metteteli da parte, tenendone alcuni interi per la decorazione. Affettate i peperoni e riduceteli a cubetti. Preparate un risotto: fate imbiondire la cipolla in un tegame dal fondo spesso con l'olio ed il burro, aggiungete il riso e mescolate per qulache minuto fino a che non sarà traslucido. Versate nel tegame mezzo bicchiere di vino e fate evaporare, quando sarà evaporato coprite con il brodo vegetale e fate cuocere a fiamma bassissima per circa 10 minuti. Trascorsi questi dieci minuti aggiungete i gamberetti e gli scampi puliti insieme al peperone a cubetti e terminate la cottura senza mescolare troppo spesso, la consistenza non deve essere troppo cremosa. A cottura ultimata aggiungete due cucchiaiate di senape e fate raffreddare per un paio d'ore (meglio ancora tutta la notte) prima di decorare e servire.
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martedì 28 aprile 2009
Petti di pollo al timo e limone
Torno a palesarmi con una ricettina veloce, semplice e leggera, che questo blog è nuovamente a dieta!
Ingredienti:
2 petti di pollo
la scorza triturata di un limone
due cucchiai di succo di limone
due cucchiai d'olio
timo
sale e pepe
Preparazione
Mescolate in una ciotola l'olio, il limone, la scorza del limone triturato (privo del bianco) ed il timo. Marinate con questo composto i petti di pollo per una mezzora circa. Cuocere sulla piastra bollente e servire con insalata verde.
Buona dieta anche a voi!
Ingredienti:
2 petti di pollo
la scorza triturata di un limone
due cucchiai di succo di limone
due cucchiai d'olio
timo
sale e pepe
Preparazione
Mescolate in una ciotola l'olio, il limone, la scorza del limone triturato (privo del bianco) ed il timo. Marinate con questo composto i petti di pollo per una mezzora circa. Cuocere sulla piastra bollente e servire con insalata verde.
Buona dieta anche a voi!
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lunedì 13 aprile 2009
Spaghetti fave e pecorino
Una ricettina veloce veloce ed un abbinamento che più classico non si può, per questo lunedì di pasquetta passato in casa all'insegna del relax, visto che fuori continua a piovere e non sembra nemmeno d'essere in Sardegna.
Ingredienti (per due persone)
300g di spaghetti (io ho usato quelli freschi che ho ricavato dai ritagli dei ravioli di ieri... gnam!)
200g di favette fresche
50 g di pecorino grattugiato
due cucchiai d'olio extravergine d'oliva
uno spicchio d'aglio
qualche seme di finocchio o anice
sale e pepe q.b.
Preparazione
Sbollentate le favette per un minuto in abbondante acqua salata, quindi saltatele in padella con l'olio e l'aglio schiacciato ed un pizzico o due di semi di finocchio. Regolate di sale e pepe e fate cuocere per pochi minuti. Cuocete la pasta: a cottura ultimata conditela con le favette, aggiungendo se necessario ancora un po' d'olio a crudo, e spolveratela abbondantemente con il pecorino grattugiato.
Ingredienti (per due persone)
300g di spaghetti (io ho usato quelli freschi che ho ricavato dai ritagli dei ravioli di ieri... gnam!)
200g di favette fresche
50 g di pecorino grattugiato
due cucchiai d'olio extravergine d'oliva
uno spicchio d'aglio
qualche seme di finocchio o anice
sale e pepe q.b.
Preparazione
Sbollentate le favette per un minuto in abbondante acqua salata, quindi saltatele in padella con l'olio e l'aglio schiacciato ed un pizzico o due di semi di finocchio. Regolate di sale e pepe e fate cuocere per pochi minuti. Cuocete la pasta: a cottura ultimata conditela con le favette, aggiungendo se necessario ancora un po' d'olio a crudo, e spolveratela abbondantemente con il pecorino grattugiato.
domenica 12 aprile 2009
Cruxiois
E venne il giorno in cui mia madre decise di farsi una bella sportina di affari suoi e di abbandonare noi povere figlie il giorno di Pasqua, affidandomi in quanto primogenita il ruolo di mater familiae.
Se c'è una cosa che a mia madre non è mai piaciuta è il casino: sporcare troppe pentole o contenitori nella sua cucina può costarvi il bannaggio a vita dal cucinare a casa sua (io non lo faccio da quando sono andata via, una decina d'anni fa). A casa sua non si fanno (quasi) torte, non si fanno preparazioni troppo elaborate e soprattutto non si fa la pasta fresca. Del resto perchè farla in casa, quando si può comprare pronta senza incasinare la cucina per mezza giornata?
Come conseguenza, quando sono andata via di casa, ho scoperto che pasticciare in cucina mi dava delle grosse soddisfazioni, che non erano affatto diminuite dal tempo che dovevo passare a ripulire! Insomma tutta questa introduzione per dire che finalmente, libera dall'ingombrante presenza materna, quest'anno il pranzo pasquale s'è fatto da me, e visto che potevo fare tutto il casino che volevo ho deciso di preparare in casa i ravioli.
La ricetta è quella della mamma di una delle mie zie, ed è abbastanza fedele a quella tradizionale del medio campidano.
Ingredienti (per una quarantina di ravioli)
sfoglia
300g di semola fine
300g di farina 00
6 uova
un cucchiaio di sale
acqua tiepida q.b.
ripieno
500g di ricotta di pecora
3 tuorli d'uovo
la buccia grattugiata di un' arancia non trattata
1 cucchiaio di zucchero
una bustina di zafferano (meglio se di S. Gavino)
un paio di foglie di menta
Condimento
un sugo di pomodoro semplice (troppo elaborato coprirebbe il sapore delicato dei ravioli)
una spolverata di parmigiano grattugiato
Preparazione
Setacciate la farina e mettetela a fontana sulla spianatoia, versando al centro le uova (leggermente sbattute) ad una ad una mescolandole ed impastandole con la punta delle dita. Con l'ultimo uovo mettete anche il sale, ed impastate fino a quando le uova non saranno state assorbite completamente dalla farina. L'impasto deve risultare morbido: se è troppo secco occorre correggere un po' d'acqua tiepida, se invece è troppo appiccicoso con un po' di farina. Lavorate la pasta tenendola con una mano allontanandola con l'altra energicamente per circa 15-20 minuti, il rislutato sarà una pasta molto soffice ed elastica, da lasciar riposare, coperta, per circa 1 ora.
Nel frattempo preparate il ripieno: incorporate i tuorli d'uovo sbattuti con lo zucchero alla ricotta (che avrete precedentemente messo a scolare per eliminare l'acqua in eccesso), mescolando bene perchè non si formino grumi. Aggiungete infine al composto ottenuto la buccia d'arancia e la menta tritata.
Al termine dell'ora di riposo della pasta tirate la sfoglia e metteteci sopra un cucchiaino di ricotta ogni circa 5 cm. Passate un pennellino intinto nell'acqua nei bordi attorno al ripieno e ricoprite con altra sfoglia, pressando un poco per eliminare l'aria. Spolverizzate di farina la rotella apposita e ritagliate i ravioli, mettendoli a riposare fino al momento della cottura tra due canovacci infarinati.
Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata (quando salgono in superficie sono cotti), e conditeli a strati con il sugo di pomodoro ed il formaggio.
Se c'è una cosa che a mia madre non è mai piaciuta è il casino: sporcare troppe pentole o contenitori nella sua cucina può costarvi il bannaggio a vita dal cucinare a casa sua (io non lo faccio da quando sono andata via, una decina d'anni fa). A casa sua non si fanno (quasi) torte, non si fanno preparazioni troppo elaborate e soprattutto non si fa la pasta fresca. Del resto perchè farla in casa, quando si può comprare pronta senza incasinare la cucina per mezza giornata?
Come conseguenza, quando sono andata via di casa, ho scoperto che pasticciare in cucina mi dava delle grosse soddisfazioni, che non erano affatto diminuite dal tempo che dovevo passare a ripulire! Insomma tutta questa introduzione per dire che finalmente, libera dall'ingombrante presenza materna, quest'anno il pranzo pasquale s'è fatto da me, e visto che potevo fare tutto il casino che volevo ho deciso di preparare in casa i ravioli.
La ricetta è quella della mamma di una delle mie zie, ed è abbastanza fedele a quella tradizionale del medio campidano.
Ingredienti (per una quarantina di ravioli)
sfoglia
300g di semola fine
300g di farina 00
6 uova
un cucchiaio di sale
acqua tiepida q.b.
ripieno
500g di ricotta di pecora
3 tuorli d'uovo
la buccia grattugiata di un' arancia non trattata
1 cucchiaio di zucchero
una bustina di zafferano (meglio se di S. Gavino)
un paio di foglie di menta
Condimento
un sugo di pomodoro semplice (troppo elaborato coprirebbe il sapore delicato dei ravioli)
una spolverata di parmigiano grattugiato
Preparazione
Setacciate la farina e mettetela a fontana sulla spianatoia, versando al centro le uova (leggermente sbattute) ad una ad una mescolandole ed impastandole con la punta delle dita. Con l'ultimo uovo mettete anche il sale, ed impastate fino a quando le uova non saranno state assorbite completamente dalla farina. L'impasto deve risultare morbido: se è troppo secco occorre correggere un po' d'acqua tiepida, se invece è troppo appiccicoso con un po' di farina. Lavorate la pasta tenendola con una mano allontanandola con l'altra energicamente per circa 15-20 minuti, il rislutato sarà una pasta molto soffice ed elastica, da lasciar riposare, coperta, per circa 1 ora.
Nel frattempo preparate il ripieno: incorporate i tuorli d'uovo sbattuti con lo zucchero alla ricotta (che avrete precedentemente messo a scolare per eliminare l'acqua in eccesso), mescolando bene perchè non si formino grumi. Aggiungete infine al composto ottenuto la buccia d'arancia e la menta tritata.
Al termine dell'ora di riposo della pasta tirate la sfoglia e metteteci sopra un cucchiaino di ricotta ogni circa 5 cm. Passate un pennellino intinto nell'acqua nei bordi attorno al ripieno e ricoprite con altra sfoglia, pressando un poco per eliminare l'aria. Spolverizzate di farina la rotella apposita e ritagliate i ravioli, mettendoli a riposare fino al momento della cottura tra due canovacci infarinati.
Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata (quando salgono in superficie sono cotti), e conditeli a strati con il sugo di pomodoro ed il formaggio.
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mercoledì 8 aprile 2009
Kanelsnegle
Come qualcuno di voi saprà qui a casa zozza siamo internazionali, ed il compagno scandinavo ogni tanto sente nostalgia dei sapori tipici della sua terra. Quale occasione migliore del suo compleanno per accontentarlo?
La ricetta l'avevo adocchiata tempo fa sul Cavoletto di Bruxelles, ma i tipici kanelsnegle (ovvero "serpenti di cannella") danesi che si mangiano per le colazioni "importanti" che ricordavo io erano belli lucidi ed avevano la glassa sopra, anzichè la granella di zucchero. Quindi per le quantità ho seguito alla lettera le istruzioni di Sigrid, per il resto ho fatto di testa mia.
Ingredienti (escono una ventina di kanelsnegle)
impasto
450g di farina (io ho usato la Manitoba, come consigliato, ma si può usare anche la farina normale)
100g di zucchero
un bicchiere di latte
75g di burro
un panetto di lievito fresco
cardamomo in polvere 1 cucchiaino scarso (io quello in polvere non l'ho trovato ed ho usato quello intero, aprendo la capsula e pestando i semini in un mortaio)
un pizzico di sale
ripieno
50g di zucchero di canna
50g di burro ammorbidito
1 cucchiaio di cannella in polvere
decorazione
125g di zucchero a velo
1-2 cucchiai d'acqua
1 tuorlo d'uovo sbattuto con poco latte
Preparazione:
Sciogliere il lievito in una scodella con il latte appena intiepidito. Mescolare la farina con lo zucchero, il cardamomo ed il pizzico di sale. Aggiungere il burro che avreta fatto fondere per 30 secondi al microonde o sul fuoco, ed il latte, a poco a poco. Lavorare bene la pasta su una spianatoia per circa 10 minuti: la pasta deve diventare bella elastica e senza grumi. Coprire con un panno e far lievitare fino a quando non raddoppia di volume (Circa 2 ore).
Preparate la farcitura: mescolate il burro ammorbidito con lo zucchero e la cannella. Quando la pasta sarà lievitata dividetela in due e formate due rettangoli di circa mezzo cm di spessore. Spalmateci sopra la farcitura, ricoprendo la pasta completamente. A questo punto arrotolate la sfoglia su se stessa (per il lato lungo), senza stringere troppo, altrimenti durante la cottura la parte centrale "scoppierà" fuori. Tagliate i salsicciotti ottenuti in fette da circa 3 cm di spessore, sistemateli (ben distanziati, o si attaccheranno l'uno all'altro come i mei) su una placca ricoperta di carta da forno copriteli e fateli lievitare per altri 30 minuti (io li ho fatti la sera prima e li ho lasciati lievitare tutta la notte: in questo caso meglio dimezzare la dose di lievito).
Scaldate il forno a 190°, spennellate le brioches con il tuorlo d'uovo sbattuto con il latte, mettete in forno fate cuocere per circa 15 minuti. A cottura terminata mettetele a raffreddare su una griglia. Preparate la glassa stemperando lo zucchero a velo setacciato nell'acqua calda e fate colare sulle brioche formando dei disegnini di glassa circolari.
La ricetta l'avevo adocchiata tempo fa sul Cavoletto di Bruxelles, ma i tipici kanelsnegle (ovvero "serpenti di cannella") danesi che si mangiano per le colazioni "importanti" che ricordavo io erano belli lucidi ed avevano la glassa sopra, anzichè la granella di zucchero. Quindi per le quantità ho seguito alla lettera le istruzioni di Sigrid, per il resto ho fatto di testa mia.
Ingredienti (escono una ventina di kanelsnegle)
impasto
450g di farina (io ho usato la Manitoba, come consigliato, ma si può usare anche la farina normale)
100g di zucchero
un bicchiere di latte
75g di burro
un panetto di lievito fresco
cardamomo in polvere 1 cucchiaino scarso (io quello in polvere non l'ho trovato ed ho usato quello intero, aprendo la capsula e pestando i semini in un mortaio)
un pizzico di sale
ripieno
50g di zucchero di canna
50g di burro ammorbidito
1 cucchiaio di cannella in polvere
decorazione
125g di zucchero a velo
1-2 cucchiai d'acqua
1 tuorlo d'uovo sbattuto con poco latte
Preparazione:
Sciogliere il lievito in una scodella con il latte appena intiepidito. Mescolare la farina con lo zucchero, il cardamomo ed il pizzico di sale. Aggiungere il burro che avreta fatto fondere per 30 secondi al microonde o sul fuoco, ed il latte, a poco a poco. Lavorare bene la pasta su una spianatoia per circa 10 minuti: la pasta deve diventare bella elastica e senza grumi. Coprire con un panno e far lievitare fino a quando non raddoppia di volume (Circa 2 ore).
Preparate la farcitura: mescolate il burro ammorbidito con lo zucchero e la cannella. Quando la pasta sarà lievitata dividetela in due e formate due rettangoli di circa mezzo cm di spessore. Spalmateci sopra la farcitura, ricoprendo la pasta completamente. A questo punto arrotolate la sfoglia su se stessa (per il lato lungo), senza stringere troppo, altrimenti durante la cottura la parte centrale "scoppierà" fuori. Tagliate i salsicciotti ottenuti in fette da circa 3 cm di spessore, sistemateli (ben distanziati, o si attaccheranno l'uno all'altro come i mei) su una placca ricoperta di carta da forno copriteli e fateli lievitare per altri 30 minuti (io li ho fatti la sera prima e li ho lasciati lievitare tutta la notte: in questo caso meglio dimezzare la dose di lievito).
Scaldate il forno a 190°, spennellate le brioches con il tuorlo d'uovo sbattuto con il latte, mettete in forno fate cuocere per circa 15 minuti. A cottura terminata mettetele a raffreddare su una griglia. Preparate la glassa stemperando lo zucchero a velo setacciato nell'acqua calda e fate colare sulle brioche formando dei disegnini di glassa circolari.
domenica 5 aprile 2009
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